Comprare casa è sempre un grande passo, ma a quanto pare nel 2024 è molto più difficile i dati preoccupano.
La casa è sicuramente una delle preoccupazioni principali di tantissime famiglie, essenziale per vivere e per costruire il proprio nucleo familiare; al giorno d’oggi, però, averne una di proprietà risulta davvero difficile.
L’opzione preferita da molti, per mancanza di liquidità necessaria o per l’impossibilità di prendere un mutuo, resta quella dell’affitto; a lungo andare, però, potrebbe portare ad una spesa che non lascia in mano nessun possedimento.
Ma quanto costa, ad oggi, acquistare una casa? Stando ai nuovi dati arrivati dall’Istat, la situazione per questo 2024 non è per nulla rassicurante: i numeri non lasciano presagire nulla di buono.
Prezzi delle case in aumento, tutti i dati arrivati dall’Istat per questo 2024
Come riportato dall’Ansa, in questo primo trimestre del 2024 l’indice dei prezzi delle abitazioni (Ipab) acquistate dalle famiglie (sia per investimento che per fini abitativi) registra un aumento dell’1,7% rispetto allo stesso periodo del 2023, sebbene sia diminuita dello 0,1% rispetto al trimestre precedente. Nello specifico, sempre come riportato dall’indagine, questo aumento è da attribuire ai prezzi delle case nuove, a +5,4% nonostante sia attualmente in decelerazione rispetto al trimestre precedente.
“Si è sostanzialmente stabilizzata la crescita su base annua interrompendo la fase di rallentamento iniziata nella seconda metà del 2022” ha spiegato l’Istat.Quanto al numero di compravendite delle abitazione, sembra che in questo primo tremestre del 2024 si sia registrata ulteriormente una riduzione in tutto il paese; il dato è stato evidenziato dall’Istat nella prima stima preliminare relativa ai prezzi delle abitazioni nel primo trimestre.
Questo perché gli andamenti dei prezzi, come spiegato nel report, vanno a manifestarsi laddove il contesto presenti un calo relativo ai volumi di compravendita. Stando ai dati dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate, si è registrata infatti una flessione del -7,2%, che segue quella del -3,3% registrata nel trimestre precedente. Nei prossimi mesi, di sicuro, seguiranno altri dati a riguardo.